L'insalata valeriana: uno degli ortaggi d'inverno più coltivati. Caratteristiche ed utilizzi

La Valeriana un ortaggio tra i più coltivati

La Valeriana, conosciuta anche come Valerianella è una pianta erbacea tra le più coltivate al mondo. In Italia non è molto diffusa anche se, negli ultimi tempi è molto più presente negli ipermercati e nelle ortofrutta in genere. La Valerianella durante la sua crescita può raggiungere un'altezza che varia dai 10 ai 30 centimetri. La pianta produce una rosetta di foglie di forma ellittica, di colore verde con un'unica venatura centrale. La fioritura di questa pianta avviene nei mesi tra aprile e maggio e i fiori sono di colore bianco e blu.

La pianta esiste in due forme, una selvatica una selezionata. La prima cresce in modo spontaneo e, nonostante non sia per così dire certificata, è comunque commestibile; cresce anche in zone particolarmente aride dove, in genere, non crescono molti esemplari di piante. L'insalata valeriana - quella che viene piantata e che cresce negli orti - esiste in differenti forme a seconda della zona, o meglio nel paese, dove viene coltivata ad esempio in Italia, Francia o in Olanda.

La semina della Valeriana

La semina della Valeriana avviene in un periodo circoscritto tra la primavera e l'autunno.
La pianta in genere ha una vita media di due, tre mesi al massimo e la germinazione invece dura ancora meno, una sola settimana. Insomma tempi ridottissimi, bilanciati da una produzione comunque rapida e abbondante.

Il coltivatore in genere semina in modo tale da avere una coltivazione sempre viva, quindi semina in periodi differenti così da avere periodi nei quali una coltivazione in fase conclusiva, sia "sostituita" da quella appena germogliata. Per controllare bene la coltivazione ed evitare di perdere tempo inutile, in genere l'insalata valeriana viene coltivata in file molto ben delineate.

Questo accade anche per poter controllare l'enorme produzione di piante infestanti che invadono i campi e, vanno facilmente riconosciute, isolate ed estirpate, un po' come accade in tutte le tipologie di coltivazioni da campo.

Per evitare che si creino muffe o marciume di altro genere, è bene evitare di effettuare colture molto fitte che, non aiutano la respirazione delle piante e l'assunzione dell'illuminazione. La valeriana può essere coltivata in cassette anche nei balconi, seguendo piccoli accorgimenti che ne favoriranno la sua crescita.

Concimare ed annaffiare

Concimare, dopo la semina, in maniera ulteriore questa pianta non è un'operazione utile, visto che la stessa pianta ha una vita mediamente molto breve. L'annaffiatura invece va seguita con parecchia attenzione, soprattutto nei periodi estivi dove il sole e l'alta temperatura, tendono a disidratare il terreno che, al contrario, deve essere sempre umido, per ottenere piante più rigogliose e fioriere di foglie.

Si consiglia di effettuare tale operazione sempre la mattina presto, prima che il sole sia troppo alto: questo eviterà il sorgere di muffe pericolose e, gli attacchi eccessivi da parte delle lumache.

Il consiglio è quello di consumare la Valeriana fresca! Evitate di consumare quella imburrata che perde parecchie delle sue ottime proprietà. Tra queste si segnala la grande presenza di vitamina C e di ferro, ma anche di calcio e fosforo, tutti elementi molto importanti per la buona salute di ogni individuo.


L'insalata valeriana è quindi un ortaggio molto utile, non difficile da coltivare e produrre, tanto che risulta essere una delle coltivazioni più diffuse del mondo.
È comunque molto importante seguire alcune regole ben precise, in modo tale da ottenere risultati soddisfacenti ed evitare, di rovinare la piantagione.
Questa infatti può essere minata da alcuni fattori esterni da evitare, o da tenere comunque sempre sotto controllo, in maniera da allontanare le brutte sorprese.

26/08/2019 — Alias Srl