Ravanello
Ravanello Champion
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Semi di Ravanello
Nome botanico: Raphanus sativus
Il ravanello, anche conosciuto come rapanello, appartiene alla famiglia delle Crucifere e ne esisto diverse varietà che si distinguono per forma, dimensioni, colore e sapore. Il ravanello più comune ha una consistenza croccante, la superficie esterna è di colore rosso mentre all'interno si nasconde una polpa bianca.
Origini e storia
Questo ortaggio è conosciuto sin da tempi antichissimi, basti pensare che già gli antichi egizi lo conoscevano e lo consumavano insieme a un condimento a base di aglio. Tuttavia la sua origine è incerta: pare infatti che derivi dal “daikon”, una radice coltivata da tempi immemorabili in Giappone.
Non si è a conoscenza di quando e come questo ortaggio sia arrivato in Occidente, si sa però con relativa certezza che originariamente era diffusa in Giappone appunto, in Cina, in Asia orientale. Attualmente è la Cina a presentare la più grande diffusione di ravanelli, e le più grandi coltivazioni.
Proprietà nutritive e benefici del Ravanello
Il ravanello è conosciuto da migliaia di anni per le sue proprietà benefiche e fitoterapiche. Sembra infatti che questo ortaggio possieda proprietà antispasmodiche e antisettiche.
Inoltre è conosciuto per essere un ottimo diuretico, per avere proprietà depurative e anche lassative (quest'ultima proprietà si limita ai suoi semi). Il ravanello ancora è astringente, veniva utilizzato per curare lo scorbuto, possiede proprietà antitussive ed è utilissimo per trattare asma, bronchiti e altre affezioni polmonari.
Infine gli estratti della pianta sono febbrifughi e sono indicati per trattare le ulcere cutanee. Le proprietà antiscorbutiche del ravanello, inoltre, sono dovute alla presenza della vitamina C e in particolare dell'acido ascorbico e delle vitamine del gruppo B. Contiene anche sali minerali, che l'ortaggio assorbe dal terreno in cui è coltivato. Il ravanello è composto da oltre il 95% di acqua ed è estremamente ipocalorico: basti pensare che cento grammi di questo alimento apportano all'organismo umano solamente 11 kg/cal.
Utilizzi del Ravanello in cucina
Sulle nostre tavole questo ortaggio si può vedere spesso e in tutti i periodi dell'anno. Gli occidentali, infatti, amano molto questo prodotto e lo consumano sia come contorno che come piatto principale.
Il ravanello è particolarmente apprezzato per la sua consistenza croccante, che può essere aumentata passando il prodotto sotto l'acqua fredda. Il sapore è leggermente piccante a tratti pungente e amaro. In cucina questo ortaggio viene utilizzato in diversi modi. Molti lo consumano crudo, tagliandolo in lamelle sottili e aggiungendolo all'insalata per arricchirne il gusto, e renderla più ricca e particolare.
Le sue foglie possono essere bollite e condite con olio e sale. Il ravanello può essere cotto per realizzare frittate, oppure associato a finocchio, carote, sedano e pomodori per realizzare il celebre pinzimonio. Infine spesso lo si può trovare come contorno, o semplicemente come elemento decorativo nei piatti a base di carne e pesce.
Una delle ricette più gustose che prevede l'impiego di questo ortaggio è la salsa di mele e ravanelli. Per realizzare questo piatto servono soltanto: tre mele verdi, 60 grammi di ravanelli, mezzo bicchiere di vino bianco, tre cucchiai di succo d'arancia, sale e pepe. La preparazione è molto semplice e dura all'incirca venti minuti. Per prima cosa bisogna sbucciare le mele, eliminare il torsolo e metterle a cuocere in un tegame con succo d'arancia e vino. Dopo venti minuti schiacciare le mele e ridurle in purea. Lavare e pulire i ravanelli, tritarli finemente e aggiungere alle mele. Spolverare con sale e pepe e servire.
Curiosità
Forse non molti sanno che il Daikon da cui deriva il ravanello come noi lo conosciamo e che è anche noto come “ravanello cinese”, può raggiungere il peso di ben 50 kg. Insomma un vero e proprio gigante della natura che raggiunge dimensioni da Guinnes dei primati. Inoltre in pochi sanno che il ravanello è un ingrediente fondamentale del sashimi. Il sashimi, pesce crudo tagliato in maniera particolare e codificata dalla tradizione nipponica, viene sempre servito in tavola condito con salsa di soia e daikon ragliato in filamenti sottili. Se non ve ne eravate mai accorti la prossima volta che andate al ristorante giapponese provate a farci caso.