Cosa piantare a novembre

Novembre: l’orto affronta il freddo con resilienza

Novembre segna l’ingresso nell’inverno, ma non nella pausa dell’orto. Con le dovute attenzioni, è possibile continuare a coltivare con ottimi risultati anche in questo mese freddo e apparentemente ostile. Le temperature scendono, le ore di luce diminuiscono, ma alcune colture resistenti al gelo e a crescita lenta trovano proprio ora il loro momento ideale.

È il mese in cui la cura dell’orto richiede più precisione e meno quantità, ma i risultati possono sorprendere. I lavori del mese puntano a garantire continuità produttiva, favorire l’attecchimento di nuove colture e preparare il suolo per la primavera.

Semine invernali in piena terra

In novembre è possibile seminare direttamente nell’orto:

Queste varietà sono in grado di germinare anche con temperature basse e si sviluppano lentamente ma con forza. I ravanelli e gli spinaci possono essere raccolti già nelle prime settimane di gennaio, mentre fave e piselli inizieranno a dare risultati con l’arrivo della primavera.

La semina deve essere effettuata in giornate asciutte, su un terreno ben drenato e lavorato finemente, con attenzione alla profondità e alle distanze.

Bulbilli e colture per raccolti lenti

Novembre è ideale per la messa a dimora di aglio e cipolle in bulbilli. Questi ortaggi beneficiano del freddo per attivare il loro ciclo biologico, e con una partenza lenta nel periodo invernale saranno pronti da raccogliere a partire da maggio-giugno.

Anche in questo caso, il terreno deve essere ricco di sostanza organica, ben sminuzzato e drenato. Dopo la messa a dimora, una pacciamatura leggera con paglia o foglie secche protegge i bulbilli dalle escursioni termiche più intense.

Trapianti e semine protette

Per chi ha a disposizione piantine già sviluppate, novembre è perfetto per trapiantare:

Le ore centrali della giornata sono le migliori per eseguire i trapianti, seguiti da un’irrigazione moderata e dalla copertura con tunnel freddi o teli di tessuto non tessuto.

Si possono anche avviare micro-orti in tunnel protetti, con lattughini, rucola o valeriana da taglio: piccoli raccolti di freschezza nei mesi più rigidi.

Un orto silenzioso ma produttivo

L’orto di novembre è meno appariscente, ma non meno importante. È il mese della resilienza e della preparazione. Le colture avviate ora garantiranno un raccolto anticipato nella prossima stagione.

Curare l’orto in questo periodo significa anche mantenere pulito lo spazio, rinnovare la pacciamatura, rinforzare le protezioni contro vento e gelo, e monitorare le condizioni del terreno.

Chi coltiva a novembre sceglie la continuità, la pazienza e la visione a lungo termine. L’inverno non è uno stop, ma una fase diversa dello stesso ciclo: meno abbondanza, ma più sostanza.

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17/09/2025 — Sgaravatti Sementi