Aglio: perchè è bene inserirlo nell'alimentazione e quali benefici ha
L'aslio e le varietà presenti
L'aglio è un bulbo appartenente alla famiglia delle Liliaceae: il suo nome scientifico è Allium, parola latina che significa caldo e cocente. Questa pianta è usata soprattutto in cucina per condire molti piatti, tuttavia ha un uso anche terapeutico perché dotata di molte proprietà benefiche, riconosciute anche dalla medicina popolare.
Di origine asiatica (si pensa della Siberia sud-occidentale), l'aglio è diffuso in tutto il mondo: infatti la sua coltivazione si è dapprima estesa all'Antico Egitto e da qui a tutta l'area mediterranea. Con il tempo la sua diffusione non ha conosciuto limiti. Ne esistono diverse varietà locali in tanti Paesi: ad esempio in Italia sono molto conosciute e apprezzate le cultivar Piacentino bianco, Serena, il delicato aglio di Voghera e l'aglio rosso di Sulmona, l'unica varietà italiane a fiorire.
Molto delicato è anche l'aglio di Caraglio, originario di un paese piemontese vicino a Cuneo: è protetto da un consorzio ed è caratteristico della Valle Grana e delle sue particolari condizioni.
Invece sono molto intensi l'aglio rosso di Nubia (in provincia di Trapani), quello di Proceno e quello di Resia.
Per coltivare l'aglio lo si suddivide in spicchi uguali, che vengono piantati nello strato attivo del terreno rivolgendone verso l'alto la punta. Infatti la pianta ha fiori e semi sterili, così l'unico modo per propagare la specie è piantare i singoli spicchi dei bulbi. È bene scegliere attentamente le sezioni così da avere in futuro piante molto resistenti ai parassiti e alle malattie. Una volta arrivato l'autunno la pianta si secca e si affloscia: a questo punto è possibile raccogliere il tubero: se invece si lascia sottoterra il bulbo, questo rifiorisce a primavera e si formano piccoli bulbi laterali, che rendono più abbondante la coltivazione.
Perché assumere l'aglio: i benefici e le sostanze nutritive
L'aglio si caratterizza per un odore caratteristico, dovuto alla presenza di sostanze organiche di zolfo, come l'allicina, l'allina e il disolfuro di allile. Questi composti sono responsabili delle numerose proprietà benefiche del tubero, conosciute fin dai tempi dell'Antico Egitto: infatti faceva parte dell'alimentazione destinata dalle autorità agli schiavi che lavoravano alla costruzione delle piramidi e di altri edifici per mantenerli in salute. Infatti l'aglio contiene una grande percentuale di vitamine B e C, che, insieme al selenio e ai solfuri, risultano antiossidanti.
Questi bulbi sono anti-ipertensivi, proteggono da malanni invernali come l'influenza e il raffreddore e dai parassiti intestinali e impediscono che si formino aggregazioni di piastrine e trombi. Quest'azione è svolta dall'ajoene, sostanza che ha anche una funzione antitumorale. Infine l'aglio ha una funzione depurante in quanto i composti solforati presenti nel tubero si legano alle molecole di piombo, mercurio e cadmio: in questo modo si possono eliminare dall'organismo questi metalli pericolosi. Recentemente uno studio dell'Università di Liverpool ha dimostrato come l'apporto quotidiano di olio essenziale oppure di estratto d'aglio riduca la possibilità di essere colpiti da attacchi cardiaci. Questi prodotti, infatti, si caratterizzano per avere alti contenuti di garlicina, bisolfuro di allile e allipropile allicina (sostanze con funzione antibiotica), vitamine A, B, C e allide.
In più ha un'azione balsamica e antisettica sull'apparato respiratorio: per questo l'olio essenziale e l'aglio in generale vengono assunti per supportare i trattamenti per le bronchiti catarrali e l'ipercolesterolemia. Il consumo di questo tubero è indicato soprattutto nei bambini e negli anziani, più esposti ai batteri e alle infezioni.
Come consumare l'aglio
In genere l'aglio viene usato crudo e tritato finemente per condire sughi, insalate e piatti a base di carne: il suo consumo è consigliato non solo per dare sapore, ma anche per avere un'azione anti-infettiva e un benessere generale per tutto l'organismo.
Viene assunto come stimolante digestivo sotto forma di infuso: è sufficiente mettere in infusione in un litro d'acqua 5-10 grammi di aglio. Se invece si vuole realizzare un decotto con funzioni antisettiche bisogna mettere in un litro d'acqua 10-15 grammi di tubero. Per ovviare al classico problema dell'alito pesante è sufficiente eliminare dagli spicchi il germoglio interno verde oppure mangiare subito dopo una mela.