Salvia pianta aromatica: utilizzo in cucina e proprietà curative

Che cos'è la salvia, apprezzata pianta aromatica


La salvia è una pianta aromatica dal profumo molto intenso: come la menta e il timo fa parte della famiglia di Lamiaceae: il nome scientifico è salvia officinalis ed è la specie più diffusa e nota del gruppo delle Salvie. È quella più usata in cucina.

La salvia ha l'aspetto di un cespuglio sempreverde in quanto il suo fusto è decisamente ramificato e ha al massimo un'altezza di 70 centimetri. La sua caratteristica più importante è rappresentata dalle foglie: sono dure e spesse, sembrano delle piccole lance e hanno un colore particolare grigio-verde. Sono dotate di un aroma intenso e sono la materia prima dalla quale si ricavano oli essenziali. I fiori, che sbocciano in primavera, hanno un colore sfumato dal blu al violetto. La salvia è una pianta caratteristica della macchia mediterranea e quindi predilige le zone soleggiata; tuttavia può crescere anche in climi rigidi, anche se è difficile identificarla se si trova allo stato selvatico.

Per quanto riguarda gli esemplari coltivati bisogna tenere a mente che il loro ciclo vitale ha una durata di 5 anni.

Le proprietà benefiche e medicinali della salvia

La salvia ha proprietà terapeutiche notevoli, conosciute fin dai tempi antichi: non per nulla il suo nome deriva dalla parola latina “salvus”, il cui significato è letteralmente “sano”.

Sono tante le culture e le popolazioni con leggende e credenze legate alle proprietà della pianta.
Ad esempio tra i Galli si credeva che la pianta potesse guarire tutte le malattie e che la sua assunzione proteggesse dalla tosse e dalla febbre. In più si riteneva che fosse la materia prima per filtri magici con i quali resuscitare i morti. Invece i Romani ritenevano la salvia sacra: la sua raccolta avveniva seguendo un rito vero e proprio, preceduto da sacrifici, e quest'operazione era riservata a pochi eletti con un abbigliamento particolare. Infine nella cultura cinese era un apporto di longevità e serviva per curare l'insonnia, mentre nel Medioevo si applicavano le foglie su ferite e piaghe per favorirne la cicatrizzazione.

I principi attivi della salvia sono contenuti tutti nelle foglie, che devono essere raccolte in primavera e in estate e lasciate essiccare all'ombra. Se invece le si vuole usare fresche, le si mette in vasi di vetro da conservare lontano dalla luce.

L'olio essenziale è antisettico e contiene beta-terpineolo, cineolo e beta-cariofillene mentre l'acido carnosico è antinfiammatorio ed è un antiossidante. Anche i flavonoidi sono antiossidanti. I principi amari picrosalvina e salvina hanno un'azione benefica sull'apparato gastro-intestinale mentre gli acidi fenolici stimolano la cistifellea. Al tempo stesso la salvia ha proprietà amaro-toniche, diuretiche, digestive, spasmolitiche, estrogeniche, ipoglicemiche e balsamiche. Insieme alla soia è uno dei prodotti alimentari che contengono un livello altissimo di fitoestrogeni, per cui la salvia è un antigalattogeno, ovvero inibisce la formazione di latte materno, e limita la sudorazione notturna e quella diurna di mani e piedi. Infine l'assunzione di salvia aiuta a curare gli edemi, i dolori forti causati dalle mestruazioni, la ritenzione idrica, i reumatismi e disturbi legati alla menopausa: infatti questa pianta è un estrogeno naturale. L'uso della salvia viene consigliato anche in presenza di gengiviti e per prevenire la comparsa del diabete.

L'uso della salvia in cucina

La salvia si usa in cucina sotto forma di foglie fresche oppure essiccate: il suo scopo è insaporire i cibi, che siano secondi di pesce o di carne, primi o torte salate.

Dal punto di vista benefico è consigliata l'assunzione di una bevanda energetica così da restituire le forze a chi è appena uscito da una malattia. Bisogna mettere a macerare 100 grammi di fiori e foglie essiccate per otto giorni in un litro di vino: passato questo periodo di tempo il preparato è pronto e se ne assume un piccolo bicchiere dopo i pasti perché faccia effetto. Un piatto veramente gustoso che vede le foglie di salvia come ingrediente principale sono le frittelle alla salvia: si crea una pastella mescolando 200 grammi di farina con un po' di sale e acqua minerale fredda. Quindi si lavano 20 grosse foglie di salvia, le si asciuga e si mette sul fuoco una padella piana d'olio: quando questa è calda, si immergono nella pastella le foglie, le si frigge e, dopo averle sgocciolate molto bene, le si spolvera di sale.

26/08/2019 — Alias Srl